lunedì 1 dicembre 2008

Right Thinking of the Night - Pensieri notturni (capitolo 3)


  • Le difficoltà dei Pistons, perchè è evidente che ci siano, non mi sembrano tanto legate all'arrivo di Allen Iverson, quanto alla totale assenza di un sistema di gioco adatto ai cinque in campo.

  • Se è vero che l'arrivo di Iverson influisce fino ad un certo punto, la partenza di Chauncey Billups influisce, e tanto. La scelta di Dumars è chiara: estirpare le radici di un sistema che non ha portato, in sostanza, tanti risultati e ripartire da un progetto nuovo che permetta a Curry di applicare il suo stile di gioco.

  • Per quanto riguarda Portland sono anche stanco di ricercare aggettivi calzanti. Aldridge è a livelli da All Star, Roy è alla guida di una 355 Maranello senza targa ed il supporting cast sta svolgendo un lavoro "bostoniano". Qualcuno dice vivano troppo del tiro in jump, ma c'è tiro in jump e tiro in jump. I Blazers fanno una cosa che poche squadre di questa lega eseguono con continuità: costruiscono buoni tiri "sharing the ball" (condividendo il pallone). Hanno ottimi tiratori, che amano passarsi il pallone ed usano bene i 24 secondi per costruirsi il tiro migliore. Logicamente quel tipo di tiro ha una percentuale di realizzo maggiore, rispetto ad uno preso senza costruire nulla.

  • Il secondo lato della medaglia Iverson, si chiama Billups. Lui l'attitudine di questa squadra l'ha cambiata, poco da dire in proposito. I Nuggets vincono semplicemente affidandosi a lui nel momento decisivo della partita. Chauncey, oltre alle doti tecniche, ha portato leadership in questa squadra, emergendo dopo poche partite come il reale go-to guy.

  • Non so se per merito di Billups o meno, ma Denver adesso difende. Ancora molto da lavorare sulla difesa one-on-one, ma di squadra andiamo infinitamente meglio.

  • 43 nel quarto conclusivo. Non benissimo per una squadra come i Suns, che ad inizio anno aveva promesso di cambiare totalmente sistema di pallacanestro. E' chiaro che c'è una certa qual discrepanza tra quello che abbiamo visto ad inizio stagione e quanto stiamo "ammirando" attualmente. A cosa sia dovuta effettivamente, forse non è chiaro nemmeno a Porter. Se l'obiettivo è contendere per il titolo, male eh.

  • Terza vittoria di fila per i Nets, che dal viaggio ad ovest portano a East Rutherford un souvenir da 3 vittorie ed una sola sconfitta. Vittorie, tra l'altro, di tutto rispetto se si pensa che due di queste sono arrivate contro avversarie del calibro di Phoenix e Utah. Una rinascita? Presto per dirlo, ma i Nets vedono salire abbastanza nettamente le loro quotazioni in questa fase di regular season.

  • Forse un tantinello azzardate le dichiarazioni di Bosh, di qualche giorno fa. Per puntare all'MVP Award bisogna avere soprattutto doti di leadership; elemento che difetta chiaramente nell'esplosivo composto chimico di CB4. Il match di stanotte poteva essere un'ottima opportunità per brillare e dare un senso alle dichiarazioni settimanali, ma il buon Chris, come spesso gli accade, si è eclissato dal campo contro un frontcourt di livello. MVP? Hai dato uno sguardo alle prestazioni dei tuoi contendenti, Chris?

  • I Lakers mettono paura più della passata stagione. Vincere le partite con Kobe in campo una media di 30 minuti non è tanto scontato per i Lakers, nonostante gli interpreti "secondari" abbiano doti fuori dalla norma.

2 commenti:

A_G ha detto...

Grazie per i complimenti, gran bel blog!

E' un piacere trovare altri appassionati di sport USA, basket in particolare, e che si divertano a raccontare quel qualcosa in piu'!

Francesco Deriu ha detto...

Ti ringrazio per i complimenti, inserisco il tuo blog tra i link amici :) Ci si legge...