sabato 6 dicembre 2008

Pensieri notturni


# Partita godibile, se non siete tifosi dei Lakers, quella tra LA e Washington di questa notte. I Lakers sono andati ad un passo dal chiudere la partita in un quarto, salvo poi incappare nel consueto passaggio a vuoto delle ultime uscite.

# Il buzzer beater concesso a Caron Butler questa volta ha trovato il ferro, ma il problema reale sarebbe non ridursi al rischio finale contro una squadra che, diciamocelo chiaramente, ti è nettemente inferiore.

# Ma non mi sembra tanto un problema tecnico, anche perchè la difesa che volevamo vedere c'è stata nelle prime uscite stagionali. Caron Butler è un signor attaccante, come Atawn Jamison, ma troppo spesso sono arrivati con facilità irrisoria al ferro. Se poi concedi troppi punti facili, gli avversari tendono ad andare in ritmo.

# Cleveland sembra non aver intenzione di fermarsi davanti a nulla e nessuno. Nel primo scontro con gli Indiana Pacers at the Q, i Cavs avevano incontrato qualche difficoltà di troppo, dovendo rientrare da una situazione di netto svantaggio (anche dodici punti). I Pacers sono usciti dall'arena con poche ossa al loro posto.

# LeBron James sta difendendo per davvero. Stanotte un'altra stoppata extraterrestre su Brandon Rush, un lavoro favoloso sulle linee di passaggio ed alcuni recuperi che per un 2.02 dovrebbero essere proibitivi.

# Quanto serviva Mo Williams a questa squadra. Ci ha messo un po' per capire che da queste parti se non difendi forte, vedi poco campo, ma l'ex Milwaukee sta dando il suo apporto alla causa. Con la sua abilità di crearsi il tiro dal palleggio, le squadre avversarie devono fare i conti anche con la sua penetrazione. LBJ uno-contro-quattro forse no, ma uno-contro-tre ti fa male.

# I Pistons si affidano ancora una volta all'improvvisazione offensiva e difensiva. Stavolta è un veterano, Donyell Marshall, a firmare la sconfitta. I Pistons non trovano continuità di risultati perchè non hanno continuità di gioco. Correggo, non hanno un gioco. Contro gli Spurs sembravano tornati in auge alcuni giochi di Saunders, prontamente spariti nella sconfitta interna contro i Sixers.

# 43 subiti nell'ultimo quarto di "gioco", ovviamente per i Warriors di Don Nelson. Ormai non fa più nemmeno notizia, ma tanto per dare un'idea, i Cavaliers ne hanno concessi meno (38) nei primi due quarti della partita contro i Pacers. Ah, il punteggio finale è 131-112.

# Nessuno si aspettava una ripresa già dalla prima partita di Jay Triano, ma i Toronto Raptors in questo modo si guadagnano ampie probabilità di range alto al prossimo draft. Utah è arrivata con facilità disarmante in vernice per tutta la partita, Bargnani è rimasto a fare l'ala piccola prendendo i resti da C.J.Miles e Kirilenko e sostanzialmente sono stati i più brutti Raptors della stagione.

lunedì 1 dicembre 2008

Right Thinking of the Night - Pensieri notturni (capitolo 3)


  • Le difficoltà dei Pistons, perchè è evidente che ci siano, non mi sembrano tanto legate all'arrivo di Allen Iverson, quanto alla totale assenza di un sistema di gioco adatto ai cinque in campo.

  • Se è vero che l'arrivo di Iverson influisce fino ad un certo punto, la partenza di Chauncey Billups influisce, e tanto. La scelta di Dumars è chiara: estirpare le radici di un sistema che non ha portato, in sostanza, tanti risultati e ripartire da un progetto nuovo che permetta a Curry di applicare il suo stile di gioco.

  • Per quanto riguarda Portland sono anche stanco di ricercare aggettivi calzanti. Aldridge è a livelli da All Star, Roy è alla guida di una 355 Maranello senza targa ed il supporting cast sta svolgendo un lavoro "bostoniano". Qualcuno dice vivano troppo del tiro in jump, ma c'è tiro in jump e tiro in jump. I Blazers fanno una cosa che poche squadre di questa lega eseguono con continuità: costruiscono buoni tiri "sharing the ball" (condividendo il pallone). Hanno ottimi tiratori, che amano passarsi il pallone ed usano bene i 24 secondi per costruirsi il tiro migliore. Logicamente quel tipo di tiro ha una percentuale di realizzo maggiore, rispetto ad uno preso senza costruire nulla.

  • Il secondo lato della medaglia Iverson, si chiama Billups. Lui l'attitudine di questa squadra l'ha cambiata, poco da dire in proposito. I Nuggets vincono semplicemente affidandosi a lui nel momento decisivo della partita. Chauncey, oltre alle doti tecniche, ha portato leadership in questa squadra, emergendo dopo poche partite come il reale go-to guy.

  • Non so se per merito di Billups o meno, ma Denver adesso difende. Ancora molto da lavorare sulla difesa one-on-one, ma di squadra andiamo infinitamente meglio.

  • 43 nel quarto conclusivo. Non benissimo per una squadra come i Suns, che ad inizio anno aveva promesso di cambiare totalmente sistema di pallacanestro. E' chiaro che c'è una certa qual discrepanza tra quello che abbiamo visto ad inizio stagione e quanto stiamo "ammirando" attualmente. A cosa sia dovuta effettivamente, forse non è chiaro nemmeno a Porter. Se l'obiettivo è contendere per il titolo, male eh.

  • Terza vittoria di fila per i Nets, che dal viaggio ad ovest portano a East Rutherford un souvenir da 3 vittorie ed una sola sconfitta. Vittorie, tra l'altro, di tutto rispetto se si pensa che due di queste sono arrivate contro avversarie del calibro di Phoenix e Utah. Una rinascita? Presto per dirlo, ma i Nets vedono salire abbastanza nettamente le loro quotazioni in questa fase di regular season.

  • Forse un tantinello azzardate le dichiarazioni di Bosh, di qualche giorno fa. Per puntare all'MVP Award bisogna avere soprattutto doti di leadership; elemento che difetta chiaramente nell'esplosivo composto chimico di CB4. Il match di stanotte poteva essere un'ottima opportunità per brillare e dare un senso alle dichiarazioni settimanali, ma il buon Chris, come spesso gli accade, si è eclissato dal campo contro un frontcourt di livello. MVP? Hai dato uno sguardo alle prestazioni dei tuoi contendenti, Chris?

  • I Lakers mettono paura più della passata stagione. Vincere le partite con Kobe in campo una media di 30 minuti non è tanto scontato per i Lakers, nonostante gli interpreti "secondari" abbiano doti fuori dalla norma.

RTU Prospetcs: Derrick Rose illumina il Wachovia


Federico Buffa qualche giorno fa ha detto a proposito di Derrick Rose "questo è uno vero". Il prodotto di Memphis, ha messo in mostra tutta la sua efficacia, risultando il fattore principale nella vittoria dei suoi Bulls, ai danni dei Philadelphia 76ers. Partendo dalle sue penetrazioni, Chicago ha costruito il vantaggio, ma Derrick non ha dimostrato solo di saper attaccare il canestro: la doppia-doppia con i 10 assist è quantomeno sintomo di una maturazione che già in un anno dovrebbe portarlo qualche gradino sopra.