sabato 29 novembre 2008

Right Thinking of the Night - Riflessioni notturne (capitolo 2)


  • Una delle tante notizie venute dalla ricchissima nottata appena trascorsa, viene da Cleveland: tra un botta e risposta con Charles Barkley (definito "uno stupido" dal #23) ed un ultimo quarto passato ad incitare i suoi dalla panchina, LeBron James mette lì un'altra prestazione da trascinatore. A dire il vero, però, adesso siamo in più con l'attrezzatura adatta alla scalata e non ci limitiamo più ad incitare il povero James con il carico sulle spalle. Mo Williams, pagato forse un po' troppo per il tipo di giocatore che serviva, sta adempiendo perfettamente ai propri doveri e la cura Brown, specialmente nella sua metà campo, inizia a dare frutti che nemmeno lo stesso Williams sapeva di poter produrre. Avere qualcuno in grado di gestire le chiavi della squadra con LeBron comodamente seduto in panchina per gran parte del match, è un lusso che i Cavs non si erano mai potuti permettere. Sull'onda di questa situazione, e delle vittorie che ne stanno conseguendo, Cleveland ha acquisito soprattutto consapevolezza dei propri mezzi. Tutti i componenti della squadra sentono di avere l'opportunità di arrivare al loro primo anello, si fidano del sistema in cui Brown li ha inseriti (esempio Williams su tutti) e la vittoria di ieri è stata l'ennesima prova di maturità di una squadra che punta con maggior convinzione alla vittoria finale. Dopo un avvio abbastanza difficoltoso, Cleveland non è caduta nel tranello di Don Nelson ed ha tenuto la gara su ritmi decisamente più consoni al proprio sistema di pallacanestro, costruendo possesso dopo possesso, la rimonta ed il largo vantaggio finale.

  • Che bella squadra è Portland. Lasciamo perdere per un attimo il campo, le vittorie contro grandi squadre, l'imbattibilità e tutto il resto. Questa è una squadra costruita magistralmente da Pritchard e guidata ancora meglio da Nate McMillan. Ha una struttura salariale meravigliosa (nel 2010 si liberano 40 milioni di cap), un parco giocatori che in due o tre anni - e uno o due innesti - è potenzialmente da contender per il titolo e gioca bene a basket. Stanotte, davanti una delle contendenti più accreditate per il ballo finale, ha messo il vestito delle grandi occasioni, sciorinando una prestazione difensiva ed offensiva ai limiti della perfezione. Concessi solo tiri complessi agli Hornets, che nonostante l'enorme tasso tecnico dei singoli, non sono riusciti a sfiorare i 100 (soglia con cui sono 7-0 in stagione). L'attacco vende i biglietti, la difesa vince le partite, ma se ce le hai tutte e due sei destinato a fare qualcosa di grande.

  • Occhio a navigare troppo a vista all'ombra dell'Alamo, che gli Spurs hanno rimesso i gemelli - e che gemelli - ai polsini. Con il rientro di Tony Parker e Manu Ginobili, la musica è lievemente cambiata ed anche se ancora non siamo alle variazioni di Bach dell'anno del titolo, ci si consola abbastanza bene con un buon disco di Coltrane. Divagazioni musicali a parte, San Antonio fatica ancora a trovare un sistema di pallacanestro convincente per aprile, ma fino ad allora l'importante è mettere fieno in cascina e sotto questo punto di vista, la squadra di Popovich poche volte si è fatta trovare impreparata.

  • Ennesima prestazione poco convincente di Dallas, ormai in un vortice di incomprensioni indecente. A quanto pare, tutti i giocatori si sono nuovamente lamentati di Carlisle perchè avrebbe osato aggiungere nuovi giochi offensivi (ma Rick, questi non hanno assimilato nemmeno quelli vecchi, ammesso che ce ne fossero!) ed addirittura cambiare i nomi a quelli pre-esistenti, che comunque non venivano eseguiti dalla compagnia. Squadra a dir poco disfunzionale per situazione interna (se ne volete, sono praticamente tutti con la valigia sul pianerottolo) e tipo di comportamento tenuto dai giocatori. AJ intanto si frega le mani e pensa "allora lo vedi che non era tutta colpa mia?". Se le prospettive della nuova stagione sono queste, ammesso che si raggiungano i playoff in una Western Conference comunque competitiva, vogliamo farci buttare fuori anche il prossimo anno al primo turno?

1 commenti:

John ha detto...

Parker is back, Manu make acrobatic lay up and Duncan does he things. What does that mean? Spurs are back and there are back for good.

My fav player, Ginobili in particular is looking like he had never left the court before. You just gotta love when he makes those drive to the basket. No one does it as good as him.

And don’t forget with the likes of Mason and Hill around, it seems like it is no longer the old Spurs anymore. They have a deep bench and perhaps the best in years.

Now the Western Conference will be alive once again. It was plain boring when the Lakers were dominating it.

Here is my take on the Spurs/Grizzlies game, which I would appreciate to hear some feedback from you.

http://mundoalbiceleste.blogspot.com/2008/11/nba-news-another-walter-show-in-palace.html