domenica 23 novembre 2008

That's why he's The King

That's why he's the King, ecco perche' e' il Re. Ai pochi italiani non a conoscenza del fatto che NBA League Pass e' diventato internazionale (per una volta, grazie Stern) e per quella parte che questa mattinata l'ha passata a lavoro in un ufficio o alla piu' salutare maratona di Milano, propongo la giocata che ha trasportato il 23 sul gradino più alto del podio nella Top Ten di questa notte: clicca qui.

Lui, che il massimo dalla sua carriera cestistica lo ha sempre tirato fuori. Lui, che se gli nomini il 2010 e' in difficolta'. Lui, che dalle difficoltà spesso e volentieri ti tira fuori. Lui, semplicemente il giocatore più decisivo della lega. I suoi Cavs, dopo una partenza che in Ohio non ricordavano da diversi anni (10-3, al comando della Central Division), si accaparrano di diritto il ruolo di prima contendente allo strapotere dei Boston Celtics ma le domande sul futuro del loro giocatore chiave si fanno sempre piu' insistenti man mano che il tempo passa e la sua maturazione - completa da tempo - lo porta su livelli di comprensione del gioco fuori da ogni logica umana. L'80% dei movimenti di mercato, tecnicamente a volte incomprensibili, sono volti all'anno in cui il suo contratto con la franchigia dell'Ohio giungera' al termine. The Chosen One non gradisce molto parlare di una sua eventuale partenza. Lasciare una citta' in cui di fatto e' trattato da re (la struttura di allenamento di Cleveland e' stata appositamente costruita a due passi dalla sua principesca tenuta) per approdare nella piu' affascinante New York? I suoi sponsor spingono per l'opzione numero 2 ed i motivi non sono celati piu' di tanto. Un approdo nella Big Apple porterebbe nelle casse degli sponsor di cui sopra cifre equiparabili ad una finanziaria, o meglio, piano salva-banche da questa parte dell'oceano. Per ora LeBron parla poco e quando lo fa, non manca di rimarcare che a Cleveland si trova bene e che non vuole andarsene, ma che e' altrettanto vivo in lui il desiderio di trovare il primo anello in carriera. Attualmente i Cavaliers sono una contendente esclusivamente perche' annoverano LeBron tra le proprie fila e l'acquisto di Mo Williams in estate non sembra aver convinto definitivamente il nativo di Akron. Sotto il profilo finanziario, tuttavia, Danny Ferry non si e' mosso malissimo: Cleveland nell'anno in cui scade il contratto di James, ha una proiezione di payroll di 35 milioni di dollari a causa della scadenza di contratti pesanti come quelli di Ben Wallace (14 milioni), Ilgauskas (11 milioni) e Pavlovic (5 milioni). In un mercato dei free agent che si presenta come uno dei più spettacolari degli ultimi dieci anni, anche i Cleveland Cavaliers avranno la loro opportunità di costruire una squadra veramente pronta per attentare al Larry O'Brien e state sicuri che se LBJ sente l'odore dei brillanti di quell'anello, questa città - interamente ai suoi piedi - non la lascia.

That's why he's the King.

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